Una storia “INDIE”
Dal 1995 il gotha dell’arte cinematografica globale ha consolidato il ponte culturale tra la penisola e il resto del mondo.
Sono passati quasi trent’anni da quando Pascal Vicedomini ci coinvolse nella sorprendente avventura di “Capri, Hollywood”. Oggi il nostro Festival è un punto fermo nel calendario internazionale, un appuntamento sempre ricco di novità e proposte, una grande opportunità per tutta la nostra Regione Campania che deve costantemente riscattarsi da mille problemi che la penalizzano. Anno dopo anno, cresce il numero degli ospiti prestigiosi che accolgono il nostro invito e ci raggiungono sull’isola azzurra per l’evento italiano d’arte, cinema e spettacolo più importante dell’inverno. Sempre più al top della considerazione globale. Sin dal lontano 1995 abbiamo accettato con entusiasmo questa sfida, puntando su questo appuntamento e sulle ricchezze culturali di una terra che fa dell’accoglienza e del fascino senza tempo i motivi del suo successo. Grazie alla partecipazione dei big dello spettacolo internazionale e a un’attenzione mediatica sempre crescente, “Capri, Hollywood” propone annualmente una vera e propria operazione di marketing territoriale di altissimo livello. Gli ospiti che di anno in anno assaporano l’atmosfera del golfo di Napoli in questo particolare periodo dell’anno, diventano infatti testimoni dell’eccellenza turistica e artistica di Capri nel mondo continuando ad alimentare quel mito che fa di questa Isola un posto unico per atmosfera e vivacità, al di là delle sue straordinarie bellezze naturali. Il mito di Capri è da sempre alimentato soprattutto dai grandi personaggi che nella storia l’hanno amata e frequentata, dall’imperatore Tiberio alle grandi personalità dei giorni nostri. È questa forza del mito che “Capri, Hollywood” mantiene viva, con ricadute positive per l’intero Mezzogiorno. D’altra parte, Capri continua a confermare il suo trend positivo, nonostante la crisi internazionale: una destinazione che non conosce crisi grazie alle numerose presenze straniere che si rinnovano di stagione in stagione. L’augurio è che, sulla scia delle tante preziose partecipazioni, si creino ancora molteplici opportunità di collaborazione che rafforzino un messaggio finalmente positivo: l’Isola azzurra e il Sud Italia rappresentano occasioni e realtà di successo, contro ogni luogo comune.
1995
Sono passati quasi trent’anni da quando Pascal Vicedomini ci coinvolse nella sorprendente avventura di “Capri, Hollywood”. Oggi il nostro Festival è un punto fermo nel calendario internazionale, un appuntamento sempre ricco di novità e proposte, una grande opportunità per tutta la nostra Regione Campania che deve costantemente riscattarsi da mille problemi che la penalizzano. Anno dopo anno, cresce il numero degli ospiti prestigiosi che accolgono il nostro invito e ci raggiungono sull’isola azzurra per l’evento italiano d’arte, cinema e spettacolo più importante dell’inverno. Sempre più al top della considerazione globale. Sin dal lontano 1995 abbiamo accettato con entusiasmo questa sfida, puntando su questo appuntamento e sulle ricchezze culturali di una terra che fa dell’accoglienza e del fascino senza tempo i motivi del suo successo. Grazie alla partecipazione dei big dello spettacolo internazionale e a un’attenzione mediatica sempre crescente, “Capri, Hollywood” propone annualmente una vera e propria operazione di marketing territoriale di altissimo livello. Gli ospiti che di anno in anno assaporano l’atmosfera del golfo di Napoli in questo particolare periodo dell’anno, diventano infatti testimoni dell’eccellenza turistica e artistica di Capri nel mondo continuando ad alimentare quel mito che fa di questa Isola un posto unico per atmosfera e vivacità, al di là delle sue straordinarie bellezze naturali. Il mito di Capri è da sempre alimentato soprattutto dai grandi personaggi che nella storia l’hanno amata e frequentata, dall’imperatore Tiberio alle grandi personalità dei giorni nostri. È questa forza del mito che “Capri, Hollywood” mantiene viva, con ricadute positive per l’intero Mezzogiorno. D’altra parte, Capri continua a confermare il suo trend positivo, nonostante la crisi internazionale: una destinazione che non conosce crisi grazie alle numerose presenze straniere che si rinnovano di stagione in stagione. L’augurio è che, sulla scia delle tante preziose partecipazioni, si creino ancora molteplici opportunità di collaborazione che rafforzino un messaggio finalmente positivo: l’Isola azzurra e il Sud Italia rappresentano occasioni e realtà di successo, contro ogni luogo comune.
1996
La seconda edizione nasce sotto i migliori auspici nel corso dell’estate con lo sceneggiatore Marshall Herskovitz, il regista Antonio Capuano, il produttore Gianni Minervini e Miss Italia Anna Valle a fare da padrini.
Un grande sponsor, Jois & Jo, consentono al Festival di volare alto. E sull’isola azzurra arrivano l’attore australiano Geoffrey Rush (da lì a poco vincitore dell’Oscar per “Shine”), il regista Scott Hicks e il collega Noah Taylor accompagnati dal produttore del film Kermit Smith.
Grandissimi protagonisti del cinema internazionale: Gerard Depardieu, Nikita Mikhalkov, il premio Oscar Michael Cimino (che accusa il produttore Milchan di averlo boicottato con la distribuzione del film “Verso il sole”), Harvey Keitel, rilanciato alla grande dal film di Tarantino “Pulp fiction” ,il premio Oscar F. Murray Abraham e John Lone, protagonista de”L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci.
Tra gli italiani, Lina Wertmuller, Gillo Pontecorvo, il giovane regista Enrico Coletti e un’autentica leggenda della musica e dello spettacolo internazionali: Luciano Pavarotti, accolto come un capo di stato dalla folla in Piazzetta. Guido Lembo riesce ad incantarlo con la sua chitarra e Big Luciano si concede al numeroso pubblico cantando ‘O surdato ‘nnammurato’. Il rocker Edoardo Bennato inaugura la stagione delle performance live all’Anema & Core con un concerto trasmesso da Raitre, dove il giornalista di costume Gianni Ippoliti conduce una striscia quotidiana in diretta da Capri.
1997
L’estate regala un’edizione speciale, all’ex Palatium Hotel di Marina Grande, di Miss Capri, Hollywood, con Denny Mendez e l’attore Matthew Modine a fare da padrini. La terza edizione della kermesse si rivela un grande successo in virtù dell’omaggio al regista Anthony Minghella (fresco dell’Oscar per “Il Paziente Inglese”), al maestro Renato Carosone, alla regista Marleen Gorris (premio Oscar per “L’albero di Antonia”), all’attore Armand Assante (reduce dalla vittoria dell’Emmy Award nei panni del boss John Gotti), all’italoamericana Diane Venora (co-protagonista con Richard Gere e Bruce Willis di “The Jackal”), ai talentuosi scenografi Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, ai fratelli Sergio e Franco Citti in arrivo sull’Isola con la produttrice Elide Melli ed un giovane e talentuoso ex-animatore di villaggi che sta per debuttare nel cinema col film “Cartoni animati”: Rosario Fiorello.
L’artista si esibisce con Guido Lembo, Bennato e i Blue Staff nel tempio del by night caprese, l’ “Anema & Core”. Un omaggio a Carosone che colpirà il regista Minghella al punto di scritturarlo nel suo prossimo film, “Il talento di Mr. Ripley”, dove canterà “Tu vuo’ fa’ l’americano” con Matt Damon e Jude Law.
1998
Capri, Hollywood subisce una battuta d’arresto per una serie di vicissitudini professionali nel campo televisivo del suo produttore. Ma la fiammella dell’evento resta accesa nelle vacanze di Natale con la Mostra fotografica “Capri e il cinema” del fotografo Valerio Di Domenico. A fare da testimonial della manifestazione, ancora Armand Assante e l’attrice Mara Venier che di lì a breve avrebbero vissuto una grande storia d’amore.
1999
L’estate lancia il Simposio Caprese, segmento culturale del Festival, con tante presenze qualificate: il premio Gabriele Salvatores, il presidente della Lux Ettore Bernabei, il commissario della Siae Mauro Masi, l’ex ministro della Cultura francese Jack Lang. Si festeggia San Lorenzo con un evento pirotecnico presentato da Mara Venier e la pop-star Morten Harkett, leader degli A Ha: la proiezione di un inedito backstage di “Star Wars” (Fox). Intanto Caterina Balivo esce sconfitta dalla finalissima di Miss Capri, Hollywood ma conquista la fascia di Miss Cinema a Miss Italia.
Al festival, che inizia il 27 dicembre, nella sala cinematografica a pochi passi dalla piazzetta (per l’indisponibilità del Centro Congressi per un capriccio dell’allora Sindaco che non ne poteva controllare i contenuti) è l’anno di Gabriele Muccino, premiato per il suo lungometraggio d’esordio “Come te nessuno mai”. Ma è anche l’anno della scrittrice Lidia Ravera e del suo compagno Mimmo Raviele che tengono lezioni di sceneggiatura, di Ermanno Rea che parla di scrittura, di Lina Sastri che incontra i giovani spiegando il mestiere dell’artista. E ancora Salvatore Maira Anne Riitta Ciccone, Claudia Florio, Antonella Ponziani, Tonino Zangardi, Nino Frassica e tanti altri talenti. Un premio speciale è assegnato a Gillo Pontecorvo, un amico della prima ora di Capri, Hollywood, il quale, ammalato, manda un commuovente messaggio nella serata a lui dedicata.
2000
Il Festival vive la sua prima esperienza al Cinema Apollo di Anacapri, a causa del crescente contenzioso con l’allora sindaco di Capri e della sua azione di boicottaggio. Tra gli artisti che vengono a sostenere Pascal Vicedomini, il leggendario musicista Tony Renis, l’attore Franco Nero, i registi Mimmo Calopresti, Giulio Base ed Edoardo Winspeare, gli attori Sebastiano Somma, Lorenzo Crespi e il cantante Fred Bongusto. Momento clou della manifestazione, l’omaggio a Vittorio Gassman con la figlia Paola, a pochi mesi dalla scomparsa del “Mattatore”.
2001
È l’anno della svolta. Il network satellitare Stream e la concessionaria pubblicitaria Publikompass scommettono sul Festival. mandato di trovare pubblicità. Al cinema Apollo di Anacapri arrivano la leggendaria attrice americana Faye Dunaway (premio Oscar per “Quinto potere”) uno dei goodfellas di Scorsese, Paul Sorvino con la figlia Mira (premio Oscar per “La dea dell’amore” di W. Allen), e ancora Burt Young (storico coach nel “Rocky” di Stallone), Giancarlo Giannini, Leo Gullotta, F. Murray Abraham, Armand Assante ed Edoardo Bennato. Raoul Bova fa amicizia col regista Ferzan Ozpetek che lo scrittura per “La finestra di fronte”.
Ospiti del Festival lo scenografo premio Oscar Gianni Quaranta, il cantautore Gino Paoli, il giovane tenore Alessandro Safina, Silvano Agosti, Renzo Martinelli, Maurizio Sciarra, Adriano Giannini e la costumista Francesca Sartori, vincitrice del premio intitolato a Umberto Tirelli. Capri, Hollywod 2001 si conclude con i complimenti del direttore generale cinema del Mibac Carmelo Rocca che, per la prima volta al Festival, promette il sostegno futuro del Ministero.
2002
L’Istituto Capri nel Mondo vola negli Usa, a Washington D.C. per la prima edizione del Festival Washington Italia. Madrina è Lina Wertmuller con due ospiti d’eccezione: Sofia Loren e Robert De Niro, premiati dalla fondazione italoamericana. Il grande successo in Usa prelude ad una bellissima edizione del festival ancora ad Anacapri, presieduta da Aurelio De Laurentiis e inaugurata dal film di Carlo Verdone “Maledetto il giorno in cui ti ho incontrato”. Presenti il regista, il presidente della WB Italia Paolo Ferrari, suo padre MarioVerdone, la sorella Silvia con marito Christian De Sica e la figlia Maria Rosa. Desta emozione l’arrivo di una vera regina del cinema e del teatro: Vanessa Redgrave, a Capri con Franco Nero.
E ancora Ben Gazzara, l’emergente Pierfrancesco Favino, l’editor siciliano Pietro Scalia, già vincitore di 3 premi Oscar, il regista indiano Shekhar Kapur, il croato Premio Oscar Danis Tanovic, un giovanissimo ma già talentuoso Matteo Garrone con Ernesto Mahieux ,rispettivamente regista e protagonista de “L’imbalsamatore”. E ancora Giuliana De Sio, Rosalinda Celentano, Peppe Barra, Alessandro D’Alatri, Renzo Martinelli, Chiara Conti, la costumista premio Oscar Sandy Powell, i siciliani Scimone e Sframeli, Roberta Torre, il paroliere Mogol, Alessandro Safina e Peppino di Capri, per la musica. Premio speciale al direttore di Mostra d’arte cinematografica di Venezia Mortiz De Halden. Presidente onoraria, Lina Wertmuller e suo marito, l’architetto e scenografo Enrico Job.
2003
Nel mese di luglio debutta a Ischia il festival gemello: Ischia Global Fest Film & Music, una kermesse che contribuirà a rafforzare la stella invernale di Capri, Hollywood. Ma il festival caprese inizia in un clima particolare. Si è da poco consumata la strage di Nassiriya e, per rendere omaggio ai Carabinieri caduti, l’apertura è in Piazzetta con la Fanfara dei Carabinieri, il Ministro delle Attività Produttive e il Ministro per gli Italiani nel mondo Mirko Tremaglia. Il festival ,vinta la causa con l’allora Sindaco, torna al Centro Congressi di Capri pur proseguendo le manifestazioni all’Apollo di Anacapri. Premi speciali a Giancarlo Giannini, al leggendario attore Bud Spencer, a Paul e Mira Sorvino (che arriva col fidanzato Chris Bachus, poi sposato a Capri nell’estate 2004). E ancora Roberto Faenza, Angelo Infanti, Christian De Sica, Tony Renis, Marina Cicogna, Giuliano Montaldo, Silvio Muccino, Aurelio De Laurentiis, Ida di Benedetto, Elda Ferri, Gabriella Pescucci.
Tra gli altri ospiti internazionali: i registi Terry Gilliam, Andrei Konchalovsky, Shekhar Kapur, Wolfgang Becker, Hiner Saleem. Il musicista Goran Bregovic, la direttrice dello Strasberg Institute di L.A. e N.Y. Anna Starsberg, la costumista americana Ann Roth e un grande divo del cinema internazionale: Omar Sharifd, l’indimenticabile “Dottor Zivago” di David Lean.
2004
Overture tutta napoletana per l’anteprima di “Peperoni ripieni e pesci in faccia”, l’ultimo film di Lina Wertmuller, con Sophia Loren e F. Murray Abraham. A tarda sera tutti a Capri in traghetto nonostante il mare forza 6, con l’attrice Geraldine Chaplin e Leopoldo Mastelloni. L’indomani arriva sull’isola azzurra un nuovo grande talento del cinema italiano: è Paolo Sorrentino, a Capri, Hollywood con l’attrice Olivia Magnani il film “Le Conseguenze dell’amore”. Ospiti del festival David Carradine, in odore di nomination per “Kill Bill” di Quentin Tarantino, il divo Val Kilmer ed il giovane idolo delle donne Gerard Butler.
E ancora il regista scozzese Mick Davis con l’attrice francese Elsa Zylberstein (per il lancio del biopic “Modigliani”), il regista russo Andrei Zviagintsev (trionfatore a Venezia con “Il ritorno”) con Marco Muller, Asia Argento, Lino Banfi, Lucia Bosè. E poi lo sceneggiatore, Stefano Rulli, Claudia Gerini con Federico Zampaglione e Luca Lionello, tra i protagonisti del film più discusso della stagione: “The Passion”, di Mel Gibson. Riconoscimenti vanno al costumista Maurizio Millenotti e agli attori Mattia Sbragia, Rosalinda Celentano e lo stesso Lionello.
2005
I festeggiamenti per il decennale si aprono con un premio speciale The Best a Pascal Vicedomini, fondatore e produttore di Capri, Hollywood. A Parigi lo premiano Alessandra Martinez e Franco Nero. Sull’isola sbarcano Hayden Christensen (divo di “Star Wars”), Eva Mendes (reduce dal successo di “Hitch” con Will Smith), il regista di “Ray” Taylor Hackford con Helen Mirren (che annuncia l’uscita di “The Queen” film che le avrebbe regalato una valanga di premi incluso la Coppa Volpi a Venezia e l’Oscar), l’inglese Michael Radford (a cui va il primo premio intitolato al regista Patroni Griffi), Pupi Avati con Angela Luce e Katia Ricciarelli premiati per la “Seconda notte di nozze”. Riccardo Tozzi, ritira il premio Produttore dell’anno per “La Bestia nel cuore” di Cristina Comencini, pellicola che entrerà nella cinquina che sarà in cinquina agli Oscar.
E ancora Max Von Sydow con Giulio Base per presentare “L’Inchiesta”, il regista americano Roger Donaldson, il polacco Krzysztof Zanussi, il giovane talento inglese Hugh Dancy, lo sceneggiatore Vincenzo Cerami, il cantautore Ron, l’attrice Eleonora Giorgi e Giuliano Gemma. Tanti nomi nuovi ma anche vecchi amici del festival: Shekhar Kapur, Terry Gilliam, Michael Radford con gli italiani Christian De Sica, Enzo De Caro, Elsa Martinelli, Enrico Lo Verso, Marina Cicogna, Roberto Faenza, Franco Nero, Tony Renis, Lina Wertmuller. Il premio Tirelli viene assegnato a Gabriella Pescucci.
2006
È un’edizione particolarmente ricca di ospiti e proposte cinematografiche. Ma è anche l’anno del debutto di “Capri nel mondo” al Chinese Theatre di Hollywood con la rassegna “Los Angeles, Italia – Film, Fashion and Art Fest“. Sull’isola azzurra arrivano il leggendario maestro Mario Monicelli, poi l’americano Forest Whitaker, splendido interprete de “L’ultimo re di Scozia”, presentato in anteprima al festival e per il quale vincerà il premio Oscar come migliore attore protagonista. Zucchero Fornaciari è l’artefice di un memorabile duetto proprio con Whitaker, mentre l’etoile Roberto Bolle è sorpreso a ballare sui tavoli de La Residenza la notte di Capodanno con l’attrice americana Claire Danes.
E poi Roberto Andò, Alessandro Angelini, Sergio Assisi, Serena Autieri, Rocco Barocco, Adam Beach (reduce dal set “Letter di Iwo Jima” di Clint Eastwood), Massimo Boldi (premiato alla carriera), Tinto Brass, Fausto Brizzi con Nicolas Vaporidis (reduci dal trionfo ai botteghini di “Notte prima degli esami”), Mimmo Calopresti, Aurelio De Laurentiis, Erri De Luca messo a confronto col grande fumettista americano Frank Miller e Abel Ferrara nelle insolite vesti di cantante. Nel parterre degli ospiti anche Christian de Sica, Mike Figgis, Ben Gazzara, Terry Gilliam, Nicola Giuliano, Thomas Kretschmann, Rinko Kikuchi (poi candidata all’Oscar per “Babel”), Ken Loach, Federica e Fulvio Lucisano, Carmen Maura, Andrea Mingardi, Bobby Moresco, Caterina Murino, Ornella Muti, Anthony Powell (vincitore del Tirelli insieme a Mariano Tufano), Michael Radford, Ksenia Rappoport (rivelazione dell’anno per “La Sconosciuta” di Tornatore), Lorenzo Riva, Giacomo Rizzo, Nicoletta Romanoff, Vincenzo Salemme, Fabio Segatori, Martina Stella, Bruno Venturini, Federico Zampaglione, Krzysztof Zanussi.
2007
Prima esperienza alla Certosa di San Giacomo, con un cast sbalorditivo capitanato da un chairman americano di grande prestigio: il produttore Mark Canton. Numerose le stelle internazionali: Dennis Hopper, l’indimenticabile “Easy rider”, in fuga dalla famiglia per sole due notti prima di raggiungerli alle Hawaii; il talento in erba Freddie Highmore; il regista messicano Alfonso Arau, lo sceneggiatore premio Oscar Steven Zaillian, Amy Ryan, Joan Chen, Lily Cole, John Malkovich, Andrew Garfield, il leggendario regista francesce Claude Lelouch e la reginetta dello showbiz Hayden Panettiere, Elsa Zylberstein e Terry Gilliam. Ma a infiammare le notti capresi e la curiosità dei paparazzi è una giovane attrice americana talentuosa e trasgressiva: Lindsay Lohan, le cui scorribande al festival faranno parlare la stampa di tutto il mondo.
Tra gli italiani, Liliana Cavani, Carolina Crescentini, Piera Degli Esposti, Ficarra e Picone, Donatella Finocchiaro, Marcello Garofalo, Adriano Giannini, Michele Placido, Isabella Ragonese, Citto Maselli, Martina Stella, Franco Nero, Enrico Lo Verso e Valeria Marini. Di grande qualità gli ospiti musicali. Nicola Piovani, protagonista di una splendida performance alla Certosa, il soprano Raina Kabaivanska, il tenore Vittorio Grigolo, Andrea Mingardi e Mario Biondi, premiato come cantante dell’anno.
2008
Secondo anno alla Certosa di San Giacomo con Mark Canton nelle vesti di chairman. Arrivano a Capri no la svedese-napoletana Malin Akerman (fresca del blockbuster “Watchman”), Moran Atias con Bobby Moresco (che annuncia la serie-tv “Crash”), il danese Bille August e il musicista Luis E. Bacalov che porta il suo tango sul palcoscenico. É l’anno di “Bastardi senza gloria”, l’ultimo capolavoro di Quentin Tarantino. A Capri, Hollywood sbarcano alcuni tra i protagonisti del film: da Michael Fassbender a Melanie Laurent. Cinema e musica intrecciano le loro traiettorie: Mike Figgis che si esibisce con la fidanzata concertista Rosie Chang, Heather Graham che si confronta in conferenza con Violante Placido, Andrea Griminelli incanta la platea magico col suo magico flauto.
E ancora Edoardo Bennato, Marina Cicogna, Maria Grazia Cucinotta, Samuel L. Jackson con la moglie LaTanya e la figlia Zoe, Sabrina Impacciatore, Daniele Liotti, Massimo Ranieri, le nuove leve del giovane cinema italiano Matteo Rovere, Daniele Vicari, Maria Sole Tognazzi. Il mago dell’immagine Baz Luhrmann presenta in anteprima “Australia”, il kolossal dedicato alla sua terra con Nicole Kidman e Hugh Jackman. Una leggenda del cinema sbarca sull’isola azzurra: è Christopher Lee, sinistro protagonista dei classici horror degli anni ’60 e attore di culto per milioni di fan in tutto il mondo. Ospite d’onore il presidente dell’associazione benefica Best Buddies Anthony Shriver Kennedy insieme a Leslie e Jack Kavanaugh, sostenitori dell’associazione e genitori del produttore Ryan Kavanaugh.
2009
È un anno complicato per la crisi finanziaria che incombe. Nonostante ciò, il festival va avanti avvalendosi di cast a dir poco spettacolare: il leggendario maestro Marco Bellocchio premiato da Terry Gilliam, la pop-star internazionale Mariah Carey (che, con il marito Nick Cannon, porta in anteprima il film “Precious” e riceve l’abbraccio di Lina Wertmuller, tornata ad essere chariman del festival). E poi il maestro Michael Nyman (che si concede molto generosamente al pianoforte), la regista Julie Taymor, il giovane attore Jesse Eisenberg (pupillo di Woody Allen che annuncia il film “The Social Network” di David Fincher). Con loro, gli italiani Valerio Mieli e Alessandro Angelini, Asia Argento, Lino Cannavacciuolo, Francesca Calvelli, Dario Castillo, Marina Cicogna, Maria Grazia Cucinotta, Tullio De Piscopo, Peppino di Capri, Massimo Ghini, Francesco Scianna.
Angela Molina viene premiata per “Baaria” di Giuseppe Tornatore, mentre Danny Glover, star americana divenuta icona del cinema d’azione grazie alla seria “Arma letale” è testimonial per Nastro Azzurro della consegna al Ministero della Gioventù per i “Giovani per l’Abruzzo” del ricavato dell’asta on line sulle bottiglie autografate dalle star del inema italiano.
Sul palcoscenico si esibiscono Samuel L. Jackson, la nuova stellina inglese Imogen Poots, Leopoldo Mastelloni, la spagnola Elsa Pataki e il nostro Tony Esposito.
2010
La 15° edizione è festeggiata dalla medaglia del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che in una lettera trasmessa al segretario generale dell’Istituto ne esalta la collocazione invernale strategica e l’alto valore dei contenuti espressi sin dal 1995. E poi dalla fanfara della Polizia che, insieme al regista Pupi Avati (chairman dell’anno) e al sindaco Ciro Lembo, inaugura la manifestazione in Piazzetta. Superstar dell’evento sono l’attrice italoamericana Melissa Leo, che avrebbe poi vinto anche l’Oscar per il film “The Fighter” di David O’Russell, i fratelli Toni e Peppe Servillo, reduci da un’altra stagione straordinaria, il regista americano Paul Haggis, premiato per l’attività dell’associazione benefica Artists for Peace and Justice a favore delle vittime del terremoto di Haiti, il geniale musicista Stefano Bollani ed i registi Dario Argento, Jerzy Skolimowski, Luca Guadagnino (artefice dell’exploit mondiale con “Io sono l’Amore”), Antonio Capuano e l’italoamericano Abel Ferrara, che semina il panico per le dichiarazioni bomba sui suoi trascorsi da tossicodipendente tra gli spacciatori di Scampia. È anche l’anno del grande ritorno della commedia all’italiana ai vertice dei botteghini con i partenopei Luca Miniero e Alessandro Siani (premiati dalla Wertmuller e da Malin Akerman) a far man bassa di premi per “Benvenuti al Sud”.
Ed è anche la stagione di “Passione” di Turturro con Senese, Montecorvino e M’Barka Ben Taleb ad esibirsi nel segno dei classici della canzone napoletana. Tra gli altri artisti premiati, l’intensa argentina Maricel Alvarez (protagonista di “Biutiful” di Inarritu), l’eclettico Moni Ovadia, Roberto Bolle (nella veste di ambasciatore dell’Unicef), Gianfelice Imparato, il sempreverde Enrico Montesano, l’argentina Lola Ponce e per la musica Nina Zilli ed Irene Fornaciari. Romina Power , insieme alla figlia Romina Jr ed al figlio Yari ritira un premio alla leggenda per il suo compianto papà, la star hollywoodiana Tyrone Power.
2011
La consegna dei premi Teodorico Boniello a Fulvio Lucisano e a Francesca ed Alba Caccavale fa da prologo all’evento, prima a Roma e poi a Napoli. La banda della Guardia di Finanza, inaugura la manifestazione il 27 dicembre in Piazzetta, con un emozionante concerto. Evento, che inizia nel mito di tre grandi personaggi dello spettacolo italiano: Franca Valeri, Carlo Giuffrè e Rita Pavone. Sul palcoscenico, a fare gli onori di casa, la bellissima modella-attrice rumena Madalina Ghenea, astro nascente delle cronache mondane (di lì a breve si sarebbe fidanzata prima con il divo scozzese Gerard Butler, poi con attore Michael Fassbender), oltre a entrare nel cast di film italiani (“Razza bastarda”, di e con Alessandro Gassman, “Dom Hemingway” con Jude Law, il serial tv “I Borgia”). “E’ la buona fortuna sprigionata da Capri”, commenterà in seguito. La fortuna arride soprattutto al grande protagonista di questa edizione: il regista francese Michel Hazanavicius, in corsa per tutti i premi della stagione :”The Artist”, film muto in bianco e nero, progetto ambizioso nato in sordina e dato sulla carta già perdente dal circuito produttivo, e che invece è destinato a conquistare pubblico e critica di tutto il mondo.
Il regista francese di origini lituana è una persona serena e determinata; dopo aver salutato il Capodanno sull’Isola alzando al cielo il Capri Award (disegnato da Lello Esposito), di lì a breve avrebbe sollevato anche il Golden Globe, il Director Guild Award, il Bafta e l’Academy Award. Con Hazanavicius arriva a Capri anche sua moglie, l’attrice Berenice Bejo candidata all’Oscar per lo stesso film, e quattro figli. Una vacanza di grande relax a Capri con un Cicerone davvero speciale a fargli scoprire i segreti dell’isola: Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, l’Associazione ambientalista nata per tutelare il mare e le sue risorse. Chi invece non riuscirà a capitalizzare in alcun modo il karma positivo di Capri è Sir Ben Kingsley, indimenticabile “Ghandi” cinematografico, che, accompagnato dalla moglie brasiliana Daniela e dalla produttrice Cassandra Gava, giunge al festival per ritirare il Legend Award. Per lui una bellissima festa a sorpresa al Relais La Palma, ma niente Anema & Core dove anche gli intellettuali perdono ogni freno inibitorio grazie alla verve di Guido Lembo.
Presidente e Chairman dell’anno sono l’attrice italoamericana Melissa Leo e il poeta della musica Gino Paoli . Tra gli altri personaggi che lasciano il segno sul palcoscenico di Anacapri, il regista Usa Lee Daniels (successivamente protagonista a Cannes con “The Paperboy”), i comici Leonardo Pieraccioni e Fabio De Luigi, che in una loro inattesa gag, accompagnati da Andrea Mingardi, riescono a coinvolgere anche il Console Generale Usa Donald Moore, Dori Ghezzi che viene festeggiata nel mito di suo marito Fabrizio De Andrè da Teresa De Sio e Enzo Gragnaniello.
Particolarmente apprezzati per l’originalità delle invenzioni e delle battute, anche Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio alias “I Soliti Idioti”. I due ragazzi assolti da Ugo Gregoretti e Andrea Purgatori in un insolito “processo” allestito alla Certosa di San Giacomo. E poi Renato Scarpa, Maria Grazia Cucinotta, Piergiorgio Bellocchio, Chiara Francini, reduce da una stagione record, Laura Torrisi, e la cantante folk Maria Nazionale forte dell’autostima maturata dai lavori con Francesco De Gregori. Un premio anche per il regista romano Emanuele Crialese, candidato italiano all’Oscar per il miglior film straniero con “Terraferma”.
2012
Grande emozione per l’apertura della 17° edizione di Capri, Hollywood con la Banda delle Forze Alleate in Europa e nel Mediterraneo, premiate in Piazzetta dall’assessore regionale Pasquale Sommese e dalla regista Lina Wertmuller. Poi il benvenuto di Peppino di Capri e del presidente della manifestazione Valerio Massimo Manfredi a dieci famiglie emiliane che hanno sofferto le drammatiche conseguenze del recente terremoto nella loro terra e invitate, per qualche giorno di meritata distrazione sull’isola azzurra, da Lucia Morgano, presidente della Sia.
Al via, in serata, con il programma di premiazioni e proiezioni di un’ edizione con il regista inglese Mike Figgis come Chiarman e la madrina Eva Kent presentare la prima di tante anteprime: ” Vita di Pi”, il film che segna il ritorno al cinema di Ang Lee e gli regalerà il secondo Oscar dopo quello conquistato con “I segreti di Brokeback Mountain”. Il giorno successivo l’attenzione è tutta per l’attore detenuto Aniello Arena, straordinario protagonista di “Reality” di Matteo Garrone. Il regista Antoine Fuqua è letteralmente rapito dalla storia dell’artista condannato all’ergastolo e protagonista di uno dei film italiani più attesi e discussi della stagione. I paparazzi sono tutti per il divo Gerard Butler, che torna a Capri con la fidanzata Madalina Ghenea e con il regista Ariel Vromen. Altri ospiti di grande prestigio i registi spagnoli Juan Antonio Bayona e Paco Plaza, l’attrice tedesca Nina Hoss, il regista russo Karen Shaknazarov, presidente di MosFilm.
Il 2012 è anche l’anno di Salvatore Straino, inviato dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani a ritirare il premio per “Cesare non deve morire” film vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino e che rappresenta l’Italia agli Oscar 2013. Il cinema italiano è poi rappresentato da Francesca Archibugi, Edoardo Ponti, Peppe Lanzetta. Anna Bonaiuto, Nando Paone, del produttore Fabio Conversi, degli sceneggiatori e registi Enrico Vanzina e Alessandro Genovesi. Notti di musica con Sal Da Vinci, Beppe Carletti (leader dei Nomadi), Nicole Slack Jones e del soprano Lucia Aliberti in onore del mito a cui è dedicato il festival: la divina Maria Callas. Una delle artiste più significative del Novecento viene ricordata con una mostra fotografica di Lola Vitelli alla Casa Rossa di Anacapri e con la proiezione speciale del film “Medea”, diretto da Pier Paolo Pasolini nel 1969.
2013
Capri Hollywood diventa maggiorenne e per la 18° edizione dell’appuntamento più cool dell’inverno il cartellone delle anteprime cinematografiche dirotta sull’isola azzurra tutta l’attenzione dei media. “12 years a slave”, intensa e potente epopea sullo schiavismo firmata da uno degli artisti contemporanei più acclamati: Steve McQueen; “American Hustle”, rocambolesca commedia di David O’Russell con un quintetto d’attori in grandissima forma; “Saving Mr. Banks”, sull’incontro/scontro tra Walt Disney e l’inventrice di Mary Poppins; il dramma al femminile “Osage county”, dove a darsi battaglia sono Meryl Streep e Julia Robert. E ancora “Nebraska” di Alexander Payne, “The Butler” di Lee Daniels, “Mandela: a long walk to freedom” di Justin Chadwick. Tutte pellicole che saranno protagoniste nella stagione dei premi, a conferma di quanto Capri, Hollywood sia diventato negli anni il festival che fa da apripista ai riconoscimenti più importanti dell’industria cinematografica mondiale. E a proposito di Academy Awards, arriva sull’isola azzurra il premio Oscar Chris Cooper, premiato con il “Capri Lifetime Achievement Award”.
E ancora Harvey Weinstein, uno dei produttori e uomini di cinema più potenti di Hollywood, spesso ricordato per i suoi famosi tagli al montaggio di film come “Nuovo cinema Paradiso” di Tornatore o “Gangs of New York” di Martin Scorsese; Naomi Harris, premiata come attrice dell’anno per il film di Chadwick; e poi Alison Owen, Idris Elba, Terry Gilliam, Michael Radford, Bille August e l’affascinante Shannon Kane. Per il cinema italiano, tornano a Capri, Hollywood Valeria Golino e Riccardo Scamarcio, coppia nella vita e nel lavoro, due garanzie di successo in qualunque cosa facciano. Con “Miele”, esordio dietro la macchina da presa, la Golino ha convinto tutti, pubblico e critica, gettando le basi per una nuova carriera da regista.
Il premio a Gianfranco Rosi, già vincitore del Leone d’oro per “Sacro Gra”, è il termometro dell’ottimo stato di salute del documentario italiano; riconoscimenti anche a Uberto Pasolini (per l’acclamato “Still life”), al giovane e intraprendente produttore Andrea Iervolino, a Enrico Maria Artale per l’exploit de “Il terzo tempo” e a due nuove promesse del nostro cinema: Lorenzo Richelmy e Margherita Laterza. Il festival, ancora una volta, si dimostra particolarmente attento ai giovani che si affacciano al mondo dell’arte e dello spettacolo con talento, grinta e originalità.
Gli amici di Capri, Hollywood, però, sono anche i protagonisti della musica italiana e internazionale. Eduardo De Crescenzo è il primo ospite musicale della kermesse, autore di una performance che incanta il pubblico. Seguono Tony Esposito, Badarà Seck, Amii Stewart, Peppino Di Capri, Stefano Bollani, Noa, Solis String Quartet e una grande signora della nostra canzone: Ornella Vanoni. Con la proiezione di “Viaggio in Italia” di Roberto Rossellini, il festival rende omaggio a Ingrid Bergman, donna e diva capace di grandi passioni. Musa di tanti maestri del cinema e splendida interprete di tanti ruoli romantici che hanno conquistato le platee di tutto il mondo.
2014
Ancora una volta, nel cuore dell’inverno, la kermesse dello spettacolo sull’isola azzurra si conferma luogo privilegiato per discutere, con i protagonisti dello showbiz internazionale ,delle ultime novità in campo cinematografico, in vista della stagione dei premi più prestigiosi: Golden Globes, i Grammy’s e gli Academy Awards. A Capri, Hollywood 2014 il miglior film è «The Imitation Game», con Benedict Cumberbatch nel ruolo del matematico inglese Alan Turing, mentre il Visionary Award viene attribuito a “Birdman”, pellicola del messicano Alejandro Gonzales Inarritu che conquisterà quattro premi Oscar nemmeno due mesi dopo. Il regista indiano Shekhar Kapur, amico del festival e dell’Isola Azzurra sin dal 2002, è il Chairman della XIX edizione. In suo onore, la kermesse si apre in Piazzetta con i ritmi e i colori del Bollymasala Dance Group, miscela irresistibile di coreografie, allegria e sensualità che hanno contribuito alla fortuna di Bollwood, una delle industrie cinematografiche più forti al mondo. Miglior attore dell’anno è l’inglese Timothy Spall, per la straordinaria interpretazione di “Mr Turner” di Mike Leigh, mentre migliori attrici sono ex aequo Jennifer Aniston per “Cake” e Amy Adams per “Big Eyes”, pellicole presentate in anteprima europea nelle giornate del festival.
Tra gli attori premiati, Ellar Coltrane («Boyhood») e Gugu Mbarta Raw («Beyond The Lights»), Ryan Gage ed Eline Powell. Riconoscimenti speciali vanno alla grande attrice inglese Brenda Blethyn e al regista italo americano David O. Russell, premiato con l’Italian American Icon Award. I nonni materni del cineasta, Frank Muzio e Philomena Brancata, provenivano infatti da Craco e Ferrandina, piccoli comuni in provincia di Matera, città visitata spesso anche dal padre del regista, Bernard. «David O’ Russell – spiega il fondatore di Capri, Hollywood Pascal Vicedomini – ha più volte ammesso di dover molto al suo ‘sangue’ italiano dal punto di vista della creatività e da sempre è un amico del nostro festival, che ha avuto l’onore di ospitare tutte le anteprime dei suoi ultimi film».
Numerosi gli italiani che hanno arricchito il red carpet caprese: Luca Zingaretti, Marco d’Amore, Maria Pia Calzone e Salvatore Esposito, star della serie tv «Gomorrah» venduta in tutto il mondo e diretta da Stefano Sollima, Mario Martone e Ippolita Di Maio per promuovere uno dei grandi film italiani della stagione, “Il giovane favoloso”, e ancora Edoardo De Angelis, Barbara De Rossi, Roberto Faenza, Enrico Vanzina, Bruno Garofalo, Matteo Rovere e Fabio Testi, che proprio nei giorni della kermesse annuncia il suo matrimonio con la compagna Antonella Liguori.
Altro trionfatore agli Academy Awards di cui Capri, Hollywood anticipa le fortune è il film polacco «Ida», accompagnato sull’Isola Azzurra dal regista Pawel Pawlikowski. Mostre alla Casa Rossa di Anacapri su Rita Hayworth, mentre negli spazi della Galleria 56, Epochè e Nabis esposizione dei manifesti del cinema sovietico firmati da grandi illustratori russi.
Grandi performance musicali nelle notti del Festival. A partire dal principe del cantautori italiani Francesco De Gregori, applauditissimo nella sua performance che rilegge i grandi successi di una carriera unica nel panorama discografico di casa nostra. E ancora la classe di Noa, il talento cristallino di Raphael Gualazzi, l’intensità musicale di Cristiano De Andre e l’umorismo grottesco di Gino Fastidio. Incontri, amicizia e convivialità nel segno della grande magia del cinema e dell’arte internazionale.
2015
Un’apertura all’insegna della conciliazione e dell’incontro tra i popoli quella prevista per l’edizione 2015 del festival. In piazzetta, il concerto della banda della Marina Militare: cinquanta elementi che con la loro musica salutano l’inizio della kermesse dell’inverno caprese e ricevono il Peace Award. Tra i primi ospiti giunti sull’Isola Azzurra, il regista Bille August, Chairman del ventennale, l’attrice italiana Paola Cortellesi, il regista indiano Shekhar Kapur, l’attrice americana Mena Suvari, indimenticabile ninfa tentatrice di “American Beauty”; la straordinaria costumista britannica Sandy Powell, in gara agli Oscar con due titoli: “Carol” e “Cinderella”. Al Simposio dedicato alle «donne nell’industria cinematografica e musicale», è proprio la Cortellesi, al fianco di Sandy Powell e della cantante israeliana Noa, a far sentire forte la sua voce. «Le donne – insiste l’attrice romana – devono battersi più degli uomini per conquistare credibilità nella professione, occorrono più ruoli femminili, più storie, e noi dobbiamo essere più solidali, spesso pecchiamo di individualismo. Dobbiamo fare squadra». La pellicola trionfatrice del Palmares caprese è “The Hateful Eight”, ultimo film di Quentin Tarantino. Ben quattro premi, tra cui quello più importante del miglior film, miglior attore protagonista a Samuel L. Jackson, migliore attrice non protagonista a Jennifer Jason Leigh, presente al Festival, e miglior colonna sonora originale al Maestro Ennio Morricone.
Tra gli altri premiati di questa edizione, Jim Sheridan alla la carriera; Cary Fukunaga e Idris Elba per “Beasts of no nation”, terribile epopea di un soldato bambino in Africa; Matthias Schoenarts per “The Danish Girl”, presentato a Capri Hollywood in anteprima nazionale; Giulia Elettra Gorietti per “Suburra”, Giuseppe Gaudino per “Per amor vostro”; Massimo Catini Parrini per i costume de “Il racconto dei racconti”; Luca Bianchini per la sceneggiatura di “Io che amo solo te”; Paolo Ruffini per il documentario “Resilienza”; Valentina Reggio e Federico Rossi come migliori attori emergenti. Dal palcoscenico del cinema Paradiso di Anacapri Edoardo Bennato, Gigi Finizio e Giovanni Allevi sono trai protagonisti di trascinanti e applauditissime performance live.
I Premi speciali “Friends of Capri – Teodorico Boniello Awards” sono stati assegnati a Veronica De Laurentiis, Barbara D’Urso e Rosanna Mani. Proprio dalle mani di un nome storico di TV Sorrisi & Canzoni, media partner di Capri, Hollywood, Alessandro Siani ha ricevuto un Telegatto speciale per “Si accettano miracoli”, il film italiano più amato del 2015.
All’intramontabile mito di Brigitte Bardot è dedicato l’omaggio del festival, nel ricordo della sottile linea rossa che lega l’attrice all’isola di Capri, dove girò “Le mepris” di JeanLuc Godard e dove fece ritorno più volte, anche nel viaggio di nozze con il terzo marito, Gunther Sachs. Fino al 6 gennaio il Museo Casa Rossa di Anacapri ha ospitato una mostra-exibition dell’artista caprese Umberto Natalizio che esalta il volto della Bardot, riproponendolo in maniera ciclica, quasi ossessiva, in un gioco di luci e specchi che lascia intravedere un’altra bellezza senza tempo, quella di Villa Malaparte e dei Faraglioni.
2016
È il Coro delle Voci Bianche del Teatro San Carlo di Napoli a inaugurare la ventunesima edizione del festival cinematografico che fa da ponte tra Italia e Usa. Un omaggio all’impegno nel tramandare, attraverso la musica, i valori della cultura e della tradizione artistica nazionale. Un impegno nel segno della solidarietà riconosciuto anche all’isola di Lampedusa per la sua accoglienza ai migranti: le rotte nel Mediterraneo, il valore dell’uomo, l’esperienza della condivisione sono tra i motivi guida della kermesse che non poteva non supportare l’ultimo bellissimo documentario di Francesco Rosi, “Fuocoammare” (candidato un mese dopo ai premi Oscar), e premiare il suo regista insieme a Pietro Bartolo, il celebre dottore dal cuore solidale con le centinaia di profughi sopravvissuti alle odissee della migrazione.
Nelle sale di Capri e Anacapri è già tempo dei grandi titoli che si contenderanno le statuette più prestigiose del mondo di celluloide. “La La land” di Damien Chazelle, “Manchester by the sea” di Kenneth Lonergan; “Lion” di Garth Davis, “Animali notturni” di Tom Ford. Per sostenere “Hacksaw Ridge”, la commuovente favola di un eroe pacifista diretta da Mel Gibson con uno straordinario Andrew Garfield, arriva sull’isola azzurra il produttore Bill Mechanic, una colonna dell’industria cinematografica statunitense che ha contribuito alla realizzazione di alcune tra le pelliccole più amate della Storia, da “Titanic” a “Braveheart”. Torna a Capri anche Helen Mirren, premio Oscar per “The Queen” e protagonista di una delle tante anteprime della kermesse, “Collateral beauty” di David Frankel, mentre suo marito Taylor Hackford presenta l’atteso “The Comedian” con Robert De Niro. Due premi anche a “Florence Foster Jenkins” di Stephen Frears (“Commedia dell’anno” e “Regista Europeo del 2016” e alla fiction di RaiUno “Braccialetti rossi”.
Il genio e la vitalità di Dino De Laurentiis, protagonista assoluto del nostro cinema che ha conquistato il mondo, vengono omaggiati in una mostra alla Certosa con scatti dal set, provini, immagini con i premi più prestigiosi ricevuti durante una carriera lunga e straordinaria. Dalla Francia arriva Elsa Zylberstein, icona di fascino moda ed eleganza; dalla Russia, invece, torna a Capri, Hollywood Ksenia Rappoport con il film “Queen of spades” diretta dal connazionale Pavel Lungin. Premiati anche i fratelli Massimiliano e Gianfranco Gallo, Leonardo Cecchi e Eleonora Gaggero, la star in ascesa Toby Sebastian, Barbara Palombelli e Francesco Rutelli, neopresidente Anica. Non mancano, come di consueto, le suggestioni in note. Noa, Amedeo Minghi, Enzo Avitabile, Clementino, Spagna, Cristiano De Andrè e la voce d’angelo del mezzo soprano Carly Paoli hanno reso indimenticabili le serate d’inverno nel festival più hollwoodiano del golfo di Napoli.
2017
Il mare in burrasca che spazza il golfo di Napoli e blocca i collegamenti con le isole può solo rimandare l’appuntamento con l’apertura del festival di fine anno per eccellenza, giunto all’edizione numero 22. Il regista spagnolo Alex de la Iglesia, campione d’incassi nel suo Paese con il remake iberico di “Perfetti sconosciuti”, e l’attrice statunitense Melissa Leo, premio Oscar per “The Fighter”, sono i primi del parterre di star nazionali e internazionali attesi a Capri a raggiungere l’Isola azzurra.
La Leo si dice entusiasta delle sue origini italiane, ma per scaramanzia mantiene un profilo basso a proposito della sua interpretazione in “Novitiate”, proiettato in anteprima europea. Per la sua performance nel ruolo di una suora di clausura già si parla, a Hollywood, di una nuova candidatura agli Academy Awards. Gli afecionados del Festival possono vedere nelle sale di Capri e Anacapri i film più quotati per i maggiori premi della stagione: da “Tre manifesti a Ebbing” a “Dunkirk”, da “Darkest hour”, con uno strepitoso Gary Oldman, a “The disaster artist”. Ma – a sorpresa – è “Scappa – Get out”, thriller diretto da Jordan Peele e accolto trionfalmente in tutto il mondo, a sbaragliare la concorrenza e vincere il Capri Award come miglior film dell’anno. Negli spazi trecenteschi della Certosa di San Giacomo, viene inaugurata la mostra dell’artista B. Zarro. Un omaggio a Liz Taylor, cui è dedicata l’edizione della, ma anche alle “Purple Ladies”, rivisitando in chiave pop, con una tecnica mista, le icone del cinema, dalla Taylor a Marilyn Monroe. Sempre la Certosa il tradizionale simposio caprese ruota sul tema “Talenti italiani in fuga.
Lavorare all’estero una necessità per emergere o una svolta di vita?”. Nel dibattito intervengono diversi produttori, registi e professionisti del mondo del cinema, tra cui il chairman della manifestazione e premio Oscar Alessandro Bertolazzi che parla delle sue esperienze lavorative in ambito internazionale. È proprio il truccatore di “Suicide Squad” che premia la friulana Alessandra Querzola, in nomination agli Oscar come arredatrice di scena per “Blade Runner 2049”, sequel del capolavoro di Ridley Scott diretto stavolta da Denis Villeneuve. Tanti gli ospiti che arrivano per i grandi party di fine anno: Toby Sebastian, Pippo Delbono, Massimiliano e Gianfranco Gallo, Michele Morrone (particolarmente apprezzato dal pubblico femminile), Marianna Di Martino, Eleonora e Veronica Gaggero, Valeria Marini, i registi Jonas Carpignano, Sebastiano Riso, Enrico Vanzina, Claudio Sestrieri, Francesco Patierno, Giuseppe Varlotta, Bruno Oliviero, Marino Guarnieri (uno dei quattro registi del cartoon “Gatta Cenerentola”) e i produttori Andrea Iervolino, Maria Carolina Terzi, Nando Mormone e Amedeo Letizia. Grande spazio per la musica con le applauditissime esibizioni di Noa, Enzo Gragnaniello, Nicole Slack Jones, Lucariello e Nelson.
2018
Ad aprire la 23esima edizione di ‘Capri, Hollywood’ è il film di Adam McKay “Vice”, riflessione sull’uso e abuso del potere presentato al pubblico del festival in anteprima europea. Ma è un’altra pellicola a far battere il cuore della platea: è “Capri, Revolution”, l’ultimo film di Mario Martone girato sull’Isola azzurra, ispirato ai quadri di Karl Diefenbach, con protagonista una giovane donna libera, forte e indipendente che riesce a prendere in mano il proprio destino in un tempo, i primi anni del Novecento, di grandi cambiamenti storici. Un omaggio suggestivo a un’isola che attrae ancora oggi come un magnete chiunque senta la spinta dell’utopia e coltivi ideali di libertà. Ad accompagnare il film, il regista napoletano con la sceneggiatrice Ippolita Di Maio e due dei tre protagonisti: Marianna Fontana e Antonio Folletto.
Al festival arrivano anche Matteo Garrone e Marcello Fonte per “Dogman”, film europeo dell’anno; Roberto Andò, al quale viene assegnato il premio “Patroni Griffi”; Fabio e Damiano D’Innocenzo, giovani filmaker dell’applauditissimo “La terra dell’abbastanza”; Paola Gassman e Ugo Pagliai, coppia reale del teatro italiano. E ancora il decano dei produttori Fulvio Lucisano, Alessandro Preziosi, MariaPia Calzone, Gianni Zanasi, Ciro D’Emilio, Euridice Axen, Moni Ovadia, Paolo Ruffini, Andrea De Sica, Edoardo De Angelis. Nell’atmosfera avvincente di un festival che offre al suo pubblico i frontrunner più accreditati per la stagione internazionale dei premi (da “Roma” di Alfonso Cuaròn a “Green book” di Peter Farrelly), i paparazzi inseguono Nick Nolte, il grande ribelle del cinema americano, che ama l’Italia (“qui c’è ancora spazio per l’umanità e le sue storie, e per l’umorismo”) e resta un ambientalista convinto che non fa sconti a Trump. Lunga barba bianca, cappello a larghe falde che nasconde gli occhi di ghiaccio e felpa grigia con il logo del festival, l’attore 77enne ritira il ‘Legend award’ e presenta, insieme a Greta Scacchi e al regista tedesco Til Schweiger, il film “Head Full of money”.
Non è l’unica leggenda vivente presente a Capri: Terry Gilliam e Jonathan Pryce parlano del loro “Don Quixote”, mentre l’attore inglese svela i primi dettagli del suo prossimo film, “The two Popes”, in cui sarà Papa Bergoglio diretto da Fernando Mereilles. “Producer Award” all’americano Bradley Fischer artefice del “Suspiria” di Luca Guadagnino, mentre l’attrice rivelazione del 2018 è l’inglese Lashana Lynch, appena vista in “Capitan Marvel” e prossima Bondgirl in “No time to die”, il ritorno di 007 firmato da un altro grande amico di Capri Hollywood, il regista Cary Joji Fukunaga.